blocco   Leave a comment

le oppressioni colpiscono dibattendosi dentro e fuori, fuori le unghie la pelle sfregiata nel sonno.
La pancia pesa come piombo, la mente manca d’ossigeno e nervosa si sgonfia e s’avvizzisce, vivere è sognare di combattere mentre essa indisturbata s’addormenta.

Alla fine ci si abitua a tutto, anche al tormento, anche a vivere nei sogni.
E’ un processo inesorabile. I contorni delle figure non sono più così importanti, l’orologio, strana nemesi odiosa, non t’insegue neanche più, sta lì e ti guarda sconsolato, gli fai pena.
Hai mentito a tutti quanti, continueresti a mentire. Già lo sai che continuerai a farlo.
Abbassi lo sguardo, cerchi la tua virilità, le tue palle, non le trovi, metti qualcosa sotto i denti per non pensarci per un secondo.
Si chiama blocco.

Pubblicato 12 gennaio 2012 da gionnigrey in Senza categoria

Lascia un commento